Giovedì 18 marzo è andato in onda, in diretta streaming dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, il nostro webinar dedicato agli eventi digitali, nel qual abbiamo cercato di fare il punto su questi nuovi format ad un anno dall’inizio della pandemia, che ha totalmente trasformato il mondo dell’event industry.
L’evento è stato possibile grazie ai nostri partner Soluzione Group, SGLighting, CVM e Trippus e alla disponibilità di Mauro Bonazzoli, event director del Museo milanese.
Vi riportiamo il contenuto dell’evento pubblicando l’entusiasmante articolo scritto da Deborah Intropido, Recruiter, Staff Manager, Event Coordinator di NB Models, agenzia che fornisce personale con la quale collaboriamo da anni.
Dopo il video, che racconta in un minuto e 30 secondi il nostro evento, trovate il prezioso contributo di Deborah!
Si possono fare eventi digitali all’altezza degli eventi fisici?
La risposta è sì, ma solo se approcciamo ad essi in quanto tali e non come una banale copia o, peggio,“piano B” di un evento in presenza che non possiamo più realizzare.
Questo è stato il tema del webinar di settimana scorsa organizzato da Kore e Soluzione Group ed in partnership con una location davvero unica che ho avuto
modo di visitare più volte (anche nel mio contesto lavorativo): il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci a Milano.
Il museo ha ospitato “fisicamente” l’evento (rigorosamente a prova di protocolli, ndr) e ha trovato voce attraverso Mauro Bonazzoli, il suo event director, che ne ha illustrato la storia e ci ha mostrato alcuni degli spazi espositivi e per eventi attraverso brevi tour virtuali durante tutta la diretta.
Parlando proprio di location per eventi, Mauro ha evidenziato la necessità di operare un cambiamento di mindset per far fronte a questa “nuova normalità”: nonostante in questo momento sia impossibile unire grandi gruppi di persone (sì, mi rifiuto di utilizzare l’abusato ed avvilente termine “assembramento”) il modo per non crogiolarsi nella disperazione c’è: bisogna saper individuare e cogliere le nuove potenzialità.
In questo senso, ad esempio, le sale espositive del museo si prestano a diventare suggestivi set “naturali” per eventi in streaming: un valore aggiunto in grado di fare la differenza, dimostrando che non sempre le piattaforme digitali sono in grado di sostituire le location fisiche. Questo può essere un esempio positivo per tantissime location che al momento si trovano in difficoltà.
Piccola parentesi personale: non posso non congratularmi con Francesca Tocchella e Cristina Volpi per gli ottimi interventi e spunti di riflessione. Io stessa ho avuto il piacere di collaborare con Kore nella gestione dello staff per svariati eventi in questi anni e ho potuto constatare di persona la loro eccellente professionalità nonché un lato umano raro.
Da menzionare anche che a Settembre dello scorso anno Kore ha ottenuto la certificazione ISO 20121 relativa alla sostenibilità degli eventi (ad oggi in Italia sono solo 6 agenzie ad averla): agenzia da prendere assolutamente come esempio di resilienza dato il periodo particolarmente negativo per la nostra industry, con perdite di fatturato che si aggirano sul 70/80% e che è stata tra le prime a fermarsi e sarà una delle ultime a ripartire.
Pensare all’evento digitale come ad un nuovo “campo di battaglia” in cui creatività, comunicazione e strategia faranno la differenza: questa è la mentalità da avere per cavalcare l’onda dell’accelerazione digital che abbiamo affrontato negli scorsi mesi.
Abbiamo già imparato quali sono i vantaggi degli eventi in streaming (possibilità di raggiungere platee più ampie, riduzione dei costi dovuti agli spostamenti di ospiti e relatori, minore impatto ambientale).
Ma dove possiamo fare davvero la differenza?
– Potenziamento tecnologico -> è il momento giusto per aggiornare e potenziare la nostra rete così da garantire una connessione a prova di bomba digitale.
– Approccio multidisciplinare -> lavorare in sinergia per un obiettivo comune sarà l’arma vincente.
– Misurazione degli obiettivi -> la rete mette a disposizione numerosi strumenti per dimostrare l’efficacia di un evento.
– Contenuti -> ugualmente per l’evento in presenza, è ciò che fa la differenza per poter trattenere ed intrattenere gli spettatori. La gestione delle modalità e delle tempistiche è fondamentale per non fare addormentare la platea!
– Concept -> qui si toccherà con mano la creatività e l’esperienza delle agenzie. C’è poco da dire: ecco il nucleo di tutta la faccenda.
– Professionalità -> set “casalinghi”, connessioni perse, audio disturbato…Tutto questo va bene per una riunione informale ma non per un evento digitale. Affidarsi a dei professionisti garantisce una resa incomparabile, anche qui c’è poco da obiettare.
– Fattore umano -> gli eventi digitali riducono al minimo l’interazione personale e, di pari passo, il lato emozionale che fa la differenza negli eventi in presenza. Ridurre il gap e l’impersonalità data dallo schermo di un PC può fare molto a livello percettivo: basta una linea telefonica e la possibilità di parlare con una persona fisica in caso di problemi o chiarimenti.
Cosa ci riserverà il futuro? Fare previsioni e programmi, in questo periodo di incertezza, è davvero difficile. Sicuramente, però, siamo noi a scegliere il nostro approccio a questo “nuovo mondo”: questo webinar ha mostrato che reagire e restare positivi (e propositivi) si può. Un grande esempio per tutta la industry.